b4m  montagna per passione
Grado:
It A: PD
It B: EE

Accesso :
It A: Da Susa seguire le indicazioni per il Colle del Moncenisio. Raggiungere il piccolo paesino antistante il lago (di
Moncenisio) e posteggiare nell’enorme parcheggio proprio di fronte alla Chiesetta.
It B: Percorrere la strada statale che da Giaglione sale verso il lago del Moncenisio.
Poche centinaia di metri dopo l’ex dogana francese imboccare una strada sulla destra che, dopo una ripida partenza diventa
sterrata e consente di raggiungere un grande parcheggio di fronte ad una cava (1 km circa dalla strada statale).

Itinerario di salita:
It A: Lasciato il veicolo proseguire lungo la strada (in direzione Francia) per circa un centinaio di metri.
Qui imboccare un sentiero (con relativo cartello indicatore) che sale al forte Roncia (30 min dall’auto).
Davanti all’ingresso di quest’ultima una mulattiera inizia a risalire le distese prative verso le bastionate rocciose della Punta
Roncia (cartello con indicazioni per il Lago Chiaro).
Seguirla evitando le diramazioni più dirette (dopo circa 500 metri seguire a destra) fino a raggiungere dopo 1h circa il
piccolo psecchio d’acqua (2.715 m s.l.m.).
Il sentiero da qui diventa sempre meno evidente e più ripido (pur essendo ancora ottimo e segnato da ometti).
A quota 3.010 m s.l.m. le tracce si perdono per circa 20 metri ma sono facilmente ritrovabili poco più in alto grazie ai
numerosi ometti.
Dopo circa 1h dal Lago Chiaro il sentiero finisce in un piccolo canalone di roccia e sfasciumi (3.150 m s.l.m. circa).
Risalire il canalone con percorso abbastanza obbligato prima su sfasciumi e poi su roccia (II+ obbligatorio) per uscire sulla
cresta, a pochi passi dal ghiacciaio a quota 3.250 m s.l.m. (30 min dall’attacco) superare una piccola balza rocciosa e
seguire quindi la cresta che sale ripida a destra per piccole tracce fino a 3.400 m s.l.m..
Qui sempre seguendo il crestone roccioso si piega in piano a sinistra per incontrare un grande ometto piramidale da cui,
grazie ad un bel sentiero (esposto), si salgono gli ultimi metri fino alla punta Lamet (3.505 m, 40 min da quota 3.250 m
s.l.m.).

It B: Proseguire lungo la strada (sentiero dei 2.000), superare alcune “case matte” e proseguire in salita in direzione “Susa”
(evitare le deviazioni verso il lago).
A quota 2.200 m s.l.m. la strada volge in piano ed una mulattiera ben indicata da un cartello abbandona la strada in
direzione “Baraccone Chamoix” (30 min dall’auto).
Seguire quest’ultima che riprende a salire e dopo numerosi tornanti raggiunge il “Baraccone” a quota 2.700 m s.l.m. (h 1.15
dal bivio).
Qui la mulattiera diviene un sentiero (ottimo e ben segnalato da ometti) che riparte pochi metri sopra il “Baraccone
Chamoix” per salire ripido (sempre verso destra) fino a quota 3.400 m s.l.m. in cresta (h 1.15 dal baraccamento).
Questo punto è facilmente riconoscibile anche in caso di nebbia grazie ad un grande ometto piramidale.
Da quest’ultimo il sentiero segue la cresta per circa 50 metri in piano e poi ricomincia a guadagnare quota fino in vetta
(3.505 m s.l.m., h 3.30 dall’auto).
La punta Lamet si riconosce per il grosso masso che la occupa.

Itinerario di discesa: lungo l’itinerario di salita (3h).

Attrezzatura consigliata:
It A: scarponi, chiodi e martello, corsa, casco, rinvii, imbrago,
It B: pedule

Note:
- L’It. A è fortemente sconsigliato in caso di nevicate (anche minime) in quota e per la discesa. Per scendere il canalone è
necessario "disarrampicare" o effettuare delle calate in doppia abbandonando quindi alcuni chiodi (soste non presenti).
- L'It. B è consigliato per la discesa.
- Per chi volesse unire i 2 itinerari bisogna aggiungere 1h al percorso totale per il parziale giro a piedi del lago.

Immagini dell'itinerario:

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Punta Lamet - 3505m
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